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Raccolta e condivisione contenuti sul Risveglio alla Consapevolezza di Ciò che é. Ovvero Consapevolezza di ciò che si è
Si rivolge a coloro che sono alla ricerca della sfumatura più profonda del “Conoscere se Stessi”, sin dai tempi della famosa iscrizione sul tempio di Apollo a Delfi (Grecia) in greco antico: γνῶθι σαυτόν.
Con questa sentenza “Conosci te Stesso” Apollo intimava in altre parole “Riconosci la Tua Limitatezza e Finitezza”.
Per Platone “Conosci te stesso” significava “Guarda al Divino che è in Te”.
*Platone, nell'Alcibiade Maggiore, sostiene che per conoscere adeguatamente noi stessi, dobbiamo guardare il divino che è in noi.
Queste due interpretazioni apparentemente dicotomiche sono in stretta connessione: entrambe le affermazioni si rivolgono a Te, Unico Essere Divino e Umano allo stesso Tempo.
Ecco quindi, nell’interpretazione degli autori di questo portale, cosa significa InCarnare il Divino: riconoscere la Limitatezza e finitezza della forma umana e contestualmente l’infinita espansione del proprio essere divino.
Si condivide in questo contesto un messaggio di “Superamento dei Limiti” creati dai dogmi culturali e religiosi partendo dal riconoscimento dei Limiti stessi (quali sono questi limiti? da dove vengono?) e dall’analisi delle forme del corpo sociale e delle sue determinazioni spazio temporali, così come vengono intese in particolare da M. Halbwachs* (sulla scia di E. Durkheim) e che rientrano in ciò che viene chiamata la Coscienza Collettiva.
*Maurice Halbwachs, La memoria collettiva, Ed. Unicopli Milano
Molto semplicemente la questione è : prendere consapevolezza dei propri limiti. (…Quali limiti?!) Questi potenziali e ancora a te sconosciuti Limiti non sono “limiti personali” ma sono limiti che necessariamente provengono da un indottrinamento culturale e religioso. Ogni essere infatti nasce “puro” e nella crescita all’interno della società esso stesso si crea, con l’aiuto della religione e della cultura, strutture “protettive” e pertanto limitanti ma necessarie alla propria stessa evoluzione.
Superamento dei limiti in questo senso non ha il significato di “eliminazione dei limiti”. Tali limiti sono semplicemente da “riconoscere” ovvero “prenderne consapevolezza”. Questo significa in altre parole “accettare” tali limiti. Ovvero accettare il fatto che tali limiti hanno natura benevola in quanto protettiva ovvero provengono da una fonte di Amore.
Come ogni madre che impone regole ai propri figli per una sana crescita e quindi con fini protettivi e con intento amorevole, allo stesso modo la società ci impone regole “limitanti” di natura protettiva e amorevole attraverso la cultura e la religione.
Quei limiti, quelle regole, quei dogmi vengono integrati dal singolo bambino che diventa uomo così come vengono integrati ad un livello più ampio dal corpo sociale e dalla coscienza collettiva.
Si tratta allora di una cosa semplice: solo prenderne Consapevolezza.
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